È online sul Portale Unico del Reclutamento il nuovo concorso pubblico del Ministero della Cultura per l’assunzione di 1.800 Assistenti nei ruoli del MIC.
La procedura è rivolta a candidati in possesso di diploma di istruzione secondaria di secondo grado e rappresenta una delle principali occasioni occupazionali nel settore della pubblica amministrazione culturale per il 2026.
I posti disponibili: profili e ripartizione
Il bando prevede due distinte figure professionali:
- 1.500 Assistenti per la tutela, accoglienza e vigilanza del patrimonio e dei servizi culturali
- 300 Assistenti tecnici per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale
Le assunzioni rafforzeranno musei, siti archeologici, archivi, biblioteche e strutture culturali statali, con l’obiettivo di migliorare accoglienza, sicurezza e valorizzazione del patrimonio.
Requisiti di accesso
Per partecipare al concorso è richiesto:
- Diploma di scuola secondaria di secondo grado
Non sono previsti titoli universitari obbligatori, rendendo il concorso accessibile a una platea ampia di candidati.
Prova d’esame: struttura e contenuti
La selezione prevede un’unica prova scritta, composta da 40 quesiti a risposta multipla, da svolgere in 60 minuti.
La prova è così articolata:
- 25 quesiti sulle conoscenze specifiche relative al profilo professionale;
- 7 quesiti di logica e ragionamento critico, con focus su comprensione verbale e capacità di analisi;
- 8 quesiti situazionali, pensati per valutare le soft skills, il problem solving e la gestione di situazioni organizzative concrete.
Un’impostazione che punta non solo alle competenze teoriche, ma anche alle capacità operative e relazionali dei candidati.
Come presentare domanda
La candidatura deve essere inviata esclusivamente online attraverso il Portale Unico del Reclutamento.
Scadenza: entro le 23:59 del 10 gennaio 2026
Tutti i dettagli, il bando ufficiale e le istruzioni operative sono disponibili direttamente su inpa.gov.it.
Un’opportunità nel settore culturale pubblico
Il concorso del Ministero della Cultura si inserisce nel più ampio piano di rafforzamento della PA e rappresenta un’occasione concreta per entrare a lavorare nel sistema culturale statale, con un ruolo centrale nella tutela e valorizzazione del patrimonio italiano.
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