Lo scopo è quello di aggiornare i dati contenuti nel rapporto Onu del foro intergovernamentale sui mutamenti climatici (Ipcc) redatto nel 2007 che contiene i risultati di ricerche compiute cinque o sei anni fa. Questo rapporto è la base ufficiale di riferimento per i negoziati sui cambiamenti climatici che si terranno a Copenhagen in dicembre.
Da allora però la ricerca ha acquisito nuove informazioni preoccupanti soprattutto sull’innalzamento del livello dei mari causato dal surriscaldamento globale e sulle emissioni di anidride carbonica. Fenomeni che procedono molto più velocemente di quanto non avesse previsto l’Ipcc.
La rapida acidificazione degli oceani, causata dalla crescente pressione dell’anidride carbonica, potrebbe ricreare condizioni mai viste nei mari dai tempi dei dinosauri. Queste le conclusioni di un recente studio dell’Università di Bristol – riferisce il quotidiano The Guardian – presentato ieri alla tre giorni del Congresso scientifico mondiale sui cambiamenti climatici.
I ricercatori hanno confrontato il tasso di acidificazione attuale dei mari con il gigante rilascio in era preistorica di gas serra, che i geologi ricordano perché causò l’estinzione generalizzata delle specie delle acque profonde.
L’aggiornamento sarà la base scientifica del vertice Onu sul clima di dicembre, che si terrà sempre a Copenaghen, dal quale dovrebbe nascere il nuovo accordo globale successivo al protocollo di Kyoto, che scade nel 2012.
Manuel Massimo