Eppur si muove. Ebbene sì, qualcosa si sta muovendo sul piano dei cervelli scappati dall’Italia. Ci ha pensato prima il MIUR, che ha bandito il programma per i giovani ricercatori intitolato a Rita Levi Montalcini, con la finalità di attrarre giovani studiosi ed esperti italiani e stranieri impegnati stabilmente all’estero in attività di ricerca o didattica (stanziando 5 milioni di euro). Poi è toccato al governo, con l’incontro di ieri mattina tra il premier Renzi e il titolare dell’Economia Pier Carlo Padoan, per discutere dell’Industrial Compact, il provvedimento pensato per favorire lo sviluppo delle piccole e medie imprese italiane. Insomma, qualcosa si muove.
Nella mattinata di ieri, a Palazzo Chigi, Renzi ha messo i paletti sul nuovo provvedimento che dovrebbe essere presentato in Consiglio dei Ministri già entro fine gennaio. La norma “acchiappacervelli” consiste in agevolazioni fiscali per donne e uomini sotto i 40 anni che abbiano lavorato per almeno 2 anni all’estero. Ma si parla anche di un estensione dei benefici anche per quanto riguarda manager e personale altamente qualificato.
Insomma, all’interno dell’Industrial Compact, quella per il rientro dei cervelli è una delle norme più attese. La domanda, però, rimane chiara: basterà a invertire un fenomeno che va avanti da anni?
Raffaele Nappi
Cervelli in fuga, qualcosa si muove
