“L’ultimo rapporto di Immobiliare.it Insights conferma ciò che l’UDU denuncia da anni – scrivono gli studenti in una nota – il caro affitti per gli studenti universitari è fuori controllo. Nel 2025, a fronte di una domanda stabile, i prezzi delle camere singole sono passati da una media di 461€ a 613€ in un anno: +152 euro al mese, frutto di pura speculazione resa possibile dall’assenza di politiche abitative”. Sono passati anni dalle prime proteste con le tende davanti le università iniziate nel 2023 dopo l’impennata dei prezzi dovuti dal Covid. E oggi dopo l’arrivo del Pnrr nulla sembra cambiato, il mercato immobiliare continua a salire e non sono pochi i privati che nelle grande città come Roma, Milano, Bologna, Torino, hanno usato proprio quei fondi per riqualificare aree urbane anche degradate e fare studentati i cui canoni non sono, però, accessibili agli studenti.
A Trento l’aumento maggiore, seguono Modena e Brescia
“Studiare sta diventando un lusso, e il Governo non può continuare a ignorare un problema così ingombrante – denuncia Alessandro Bruscella, coordinatore nazionale dell’UDU – Si voltano le spalle agli studenti e si preferisce investire in opere di propaganda piuttosto che affrontare i problemi reali del Paese.”
Milano guida la classifica con 732€ al mese per una singola, seguita da Bologna con 632€, Firenze 606€ e Roma 575€ . Gli aumenti più forti si registrano a Trento, dove si passa da 381€ a 544€ (+163€, +42,78%), Modena da 385€ a 506€ (+121€, +31,43%) e Brescia da 399€ a 519€ (+120€,+30,08%).
“Il Governo ha sprecato i fondi del PNRR in studentati privati di lusso, inutili per la maggior parte degli studenti. Lo avevamo detto: è tutto sbagliato. Intanto il Ministro Salvini ignora l’emergenza e si concentra sul Ponte sullo Stretto, mentre le città universitarie affondano sotto il peso degli affitti.”
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