Ma come mai Cadorna e soci presero una sberla simile dopo mesi e mesi di logoramento del nemico? Un nuovo studio del centro di climatologia dell’ateneo partenopeo, guidato dal prof. Mazzarella, lo spiega.
Fu tutta una questione di previsioni del tempo. In un primo momento, infatti, le truppe dell’impero asburgico avevano previsto di attaccare il 22 ottobre. L’offensiva, invece, partì due giorni dopo per muoversi nascosti dal maltempo. E quella notte, sui nostri piovve molto di più che un acquazzone autunnale.