I dati emergono da uno studio realizzato dal centro Space dell’università meneghina, presentato al salone dell’immobiliare Eire, in corso nel polo espositivo di Rho-Pero. «L’Expo 2015 – spiega il professore della Bocconi Bruno Villois – ci offre l’opportunità di lavorare per il recupero di alcune di queste zone, almeno quelle prioritarie».
La proposta è creare un consorzio cui partecipino imprese ed enti locali, per presentare in tempi stretti un programma da sottoporre al governo e alla Comunità Europea finalizzato a trovare le risorse per le bonifiche. «Si comincerebbe da quelle importanti per i servizi finalizzati all’Expo – dice Villois – che sarebbero poi re-impiegabili successivamente».
L’idea ha già incassato una prima approvazione da parte del ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, che in un messaggio assicura «ampio sostegno all’iniziativa, che si colloca nel segno della sostenibilità» ed è espressione, afferma il ministro, «dell’ambientalismo del fare».
Manuel Massimo