Gruppi di genitori e politici conservatori vedono in quest’azione, una velata forma di indottrinamento socialista, e alcuni stati rimettono alle famiglie o ai docenti la possibilità di “connettere” i ragazzi alla Casa Bianca.
La Casa Bianca afferma che il discorso presidenziale mira a sottolineare l’importanza dell’istruzione sia per l’individuo che per la nazione, senza alcuna forma di partigianeria o di imposizione.
Obama stesso è figlio di una filosofia formativa, scevra da ideologie, semplicemente orientata allo studio e a una determinazione di ferro.
Un mese fa, intervistato dal reporter in erba (11 anni), Damon Weaver, Obama dichiarò: E’ mia intenzione indirizzare un discorso a tutti i giovani del paese su come il governo intende migliorare il sistema educativo . Spero che tutti si connetteranno.
Una cosa è incoraggiare i bambini all’impegno scolastico e un’altra è che il Dipartimento dell’Istruzione mandi alle scuole “schede tecniche” su come svolgere ii dibattito- dichiara la Cato Institute, centro di ricerca politica.
Il portavoce delle scuole pubbliche della Columbia ( il sistema pubblico di Washington D.C.) sostiene di non avere i fondi e la strumentazione che supporti la rete digitale.
Considerando che in una società democratica, ognuno è libero di opinare ed esprimersi liberamente, non si può trascurare il fatto che la formazione, rientra tra i punti fondamentali del programma del presidente americano, intesa come obbligo morale nei confronti dei cittadini.
Non voglio mandare un’altra generazione di bambini americani a scuole fatiscenti. Non voglio questo futuro per le mie figlie. Non voglio questo futuro perl’America. (Barack Obama, dal discorso del 28 agosto 2008).