Un caso grave di isolamento e maltrattamento di un minore è emerso nei dintorni di Bolzano: un bambino di circa dieci anni è stato tenuto per mesi rinchiuso con la madre in un appartamento, lontano da scuola, medici e contatti esterni, fino a quando le autorità non sono intervenute su ordine del Tribunale per i minorenni.
La madre, rimasta vedova e progressivamente isolatasi da amici e parenti, ha iniziato a manifestare deliri psicotici e convinzioni irrazionali. Secondo gli investigatori, la donna non mandava il figlio a scuola, non lo portava dal pediatra e lo alimentava in modo estremamente carente, spesso con soli biscotti secchi, dicendogli che i suoi dolori fossero causati da maledizioni o forze oscure.
Le condizioni del minore sono peggiorate nel tempo: era costretto a dormire durante il giorno e a rimanere sveglio di notte, e manifestava già segni di paura estrema e comportamento disorientato dovuti all’isolamento e alle continue pressioni psicologiche.
Per tutelare il bambino, il Tribunale dei minorenni di Bolzano ha emesso un decreto urgente. Con questo mandato, i carabinieri hanno forzato la porta dell’abitazione, descritta come una sorta di fortino, e hanno portato il bambino in una struttura protetta, dove ora sta iniziando un percorso di reinserimento sociale.
La madre ha visto temporaneamente sospesa la responsabilità genitoriale: è stata accompagnata in un centro di salute mentale, dove i medici potranno valutare le sue condizioni. Il Tribunale ha sottolineato che la priorità resta la sicurezza e il benessere del bambino, e che un eventuale riavvicinamento tra madre e figlio potrà avvenire solo se e quando saranno garantite condizioni stabili e sicure.
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