“Un’Aula Magna all’altezza della nostra accademia che finalmente da un valore aggiunto a quella che è un’università a tutti gli effetti. Un ateneo può non averla?” ha affermato il Presidente Sergio Sciarelli. Sempre in nome della didattica e di apertura alla città, il Direttore Giovanna Cassese ha dichiarato: “ Questa è una tappa fondamentale per la storia dell’accademia perché oltre ad acquisire una nuova e funzionale struttura, riporta alla luce gli antichi calchi giunti a Napoli nel lontano 1820 come dono di Giorgio IV d’Inghilterra a Ferdinando I di Borbone”. Una cornice di valore che arricchisce la sede ma, come ha precisato Sciarelli, che non fa dimenticare la carenza di spazi per la didattica ed infatti ha spiegato: “Abbiamo allertato la Regione, la Provincia e il Comune ma purtroppo non abbiamo ancora ricevuto risposte. Il numero di iscritti aumenta e dobbiamo garantire a tutti l’offerta formativa. Gli spazi non sono sufficienti”. Giorgio Bruno Civello, Direttore Generale Miur AFAM, da anni accanto all’accademia di Napoli ha affermato: “E’ vero che ho una particolare predilezione per questa sede ma dipende dalla costanza e dall’impegno che vedo crescere giorno dopo giorno nel Direttore, nel Presidente, nel corpo docente e negli studenti. Lavoro che dal Ministero abbiamo ripagato con un ulteriore stanziamento di 420.000 euro”.
Un importante “cantiere – scuola” per gli allievi dell’Accademia di Napoli che sperano, in funzione alla richiesta fatta alle autorità, di avere un maggior spazio per imparare ad esprimere la loro creatività.
Martina Gaudino