Palazzini evidenzia come i due progetti speciali abbiano «unito le diversità» concretizzando le intenzioni e le singole disponibilità che, sin dai primi giorni dell’emergenza, erano state mostrate da associazioni, Regioni e Pubblica Amministrazione, Unsc e Dipartimento della Protezione Civile.
«Questi progetti – sottolinea ancora Palazzini – sotto la titolarità e il coordinamento del Dipartimento di Protezione Civile sono innovativi e presentano per noi almeno due motivi d’interesse: il fatto che saranno ben 14 le organizzazioni nazionali del privato sociale che vi lavoreranno insieme; e il poter per la prima volta sperimentare la collaborazione fra istituzioni pubbliche e privato sociale. Mi auguro che questo spirito di collaborazione venga ribadito anche quando arriverà in Parlamento la proposta di riforma legislativa annunciata dal sottosegretario Giovanardi».