“L’Italia – ha continuato – sta provando a cambiare passo, a modificare dal punto di vista culturale, oltre che economico, il proprio sistema sociale e produttivo. Tenendo in equilibrio i conti pubblici e la bilancia dello Stato, siamo impegnati a portare il Paese nel futuro, adeguandolo all’Europa e al mondo. Lo stiamo facendo insieme, con la fiducia e la speranza di poter garantire soprattutto ai giovani, così tanti qui oggi, un domani più sereno. Un domani in cui il lavoro torni a essere una prospettiva, non una chimera. Un domani in cui la convivenza civile costituisca la pietra angolare su cui erigere una società più matura e inclusiva”.
Secondo il Ministro per migliorare il Paese abbiamo bisogno di un sistema educativo che riconosca nella figura dello studente la propria centralità.