L’indagine, che ha coinvolto circa 400 mila laureati, mostra però come la laurea sia ancora una ascensore sociale. Il 75% dei laureati di primo livello – dimostra il rapporto – porta a casa un titolo di studio mancante a ciascuno dei genitori. Il ritorno sui banchi universitari dei laureati adulti potrebbe costituire una potente occasione di crescita per il sistema produttivo e per quello universitario ed un efficace incentivo per i docenti a valorizzare modalità didattiche attualmente poco utilizzate, funzionali anche al potenziamento delle competenze trasversali frequentemente indicate come carenti fra i laureati.
Brutte notizie, invece, sulla occupazione più qualificata: nel nostro paese continua ad essere penalizzata e i dati parlano chiaro: tra il 2004 e il 2008 l’Italia ha fatto segnare una riduzione della quota di occupati nelle professioni ad alta specializzazione, in controtendenza rispetto al complesso dei paesi dell’Unione Europea.
“Investire di più e meglio”. Secondo il direttore di Almalaurea Andrea Cammelli questo potrebbe essere un approccio diverso al problema. Sottovalutare la questione della condizione giovanile e della valorizzazione del capitale umano sarebbe un errore imperdonabile.