ll’Università degli Studi di Milano nasce l’Agorà della Psicologia, un progetto che mira ad aprire il sapere accademico alla città e a rendere la conoscenza psicologica un bene condiviso. L’iniziativa è parte della missione di terza missione dell’ateneo e rappresenta un nuovo modo di connettere università, cittadini e territorio.
“L’obiettivo è creare un’Agorà, un luogo simbolico e concreto di incontro tra il sapere accademico e la città, dove la psicologia possa dialogare con le persone, uscire dai laboratori e dagli spazi della ricerca per entrare nella vita quotidiana. Vogliamo che la conoscenza non resti confinata tra le mura universitarie, ma diventi un bene pubblico, accessibile e partecipato.” Dichiara Marina Brambilla, rettrice dell’Università degli Studi di Milano, alla presentazione di ‘Agorà della psicologia’.
Il progetto si propone di avvicinare il mondo accademico alla società, trasformando la psicologia in un linguaggio comune e utile a interpretare la realtà contemporanea. “La psicologia può e deve essere un linguaggio universale, utile a interpretare la realtà contemporanea e a rispondere ai bisogni della società. L’Agorà sarà uno spazio di confronto aperto, dove università, scuole, istituzioni e terzo settore potranno lavorare insieme.”
L’iniziativa vuole quindi costruire un nuovo rapporto tra ricerca e cittadinanza, mettendo al centro la divulgazione scientifica e la partecipazione attiva. Attraverso laboratori, incontri pubblici e attività educative, l’Agorà offrirà momenti di ascolto e riflessione sui temi del benessere mentale, dell’educazione e della cura.
“Crediamo che l’università non debba essere un luogo isolato, ma una parte viva della città. L’Agorà rappresenta il nostro impegno per un sapere condiviso, capace di generare valore sociale e di promuovere una cultura della consapevolezza e dell’ascolto.”
L’Agorà della Psicologia segna così un passo importante verso un’università più aperta, partecipata e inclusiva. Un modello che mette in dialogo la ricerca con la vita reale, rafforzando il ruolo della Statale di Milano come punto di riferimento per l’innovazione culturale e sociale.
Leggi anche altre notizie su CorriereUniv





