Alla cerimonia di apertura dell’anno scolastico a Napoli, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha parlato di un’emozione autentica, la stessa che prova ogni anno all’inizio delle lezioni. Per lui la scuola rappresenta una sfida esistenziale: accompagnare ogni ragazzo nella scoperta, nello sviluppo e nella realizzazione di sé.
Il ministro ha sottolineato che il successo della scuola deve essere innanzitutto una comunità. La chiama scuola dei talenti, quella che sa valorizzare le aspirazioni di ciascuno indipendentemente dalle condizioni di partenza. In questo, ha detto, si riflette lo spirito della Costituzione. Valditara ha spiegato che attenzione alla persona e merito non sono concetti opposti, ma due facce della stessa medaglia. Con questo approccio sono nati e si sono rafforzati i progetti Agenda Sud e Agenda Nord, pensati per ridurre i divari educativi.
Un esempio citato dal ministro riguarda Caivano, dove le differenze rispetto al resto d’Italia risultano doppie. Per contrastare questi squilibri, Valditara ha ricordato gli investimenti in corso: 921 milioni per 925 interventi che riguardano la costruzione di nuove palestre, con 45 milioni destinati alle attrezzature. Oltre due terzi di queste risorse provengono da fondi nazionali.
Il ministro ha voluto condividere anche storie di coraggio e riscatto, come quella dei diciottenni ricoverati nei reparti oncologici che hanno concluso la maturità, in alcuni casi con il massimo dei voti. Ha definito le visite all’ospedale Santobono e all’Istituto penale minorile di Nisida come momenti di profondo significato, legati alla possibilità di rinascita che la vita porta con sé.
Ha infine annunciato ulteriori risorse: 45 milioni di euro destinati alla scuola in carcere e in ospedale. Un impegno, ha concluso, che vuole garantire il diritto allo studio a tutti e in ogni contesto.
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