Si tratta di una app estremamente all’avanguardia, un lavoro nato dall’intenzione di migliorare il potenziale dell’attuale metodo di diagnosi, l’agobiopsia con ago sottile che è il meno invasivo, ma anche il meno accurato. La rete neurale, programmata da Brittany con Java, è affidabilissima: su 681 campioni la diagnosi corretta si è verificata nel 99,1% dei casi.
Tornata a casa con una borsa di studio da 50mila dollari, una coppa fatta in Lego e un tirocinio in una delle aziende che promuovono la fiera, Brittany ha raso al suolo le difficoltà che oggi i giovani incontrano quotidianamente. Per lei di certo un futuro più brillante di molti altri.