Il Tribunale per i Minorenni dell’Aquila ha stabilito la necessità di accertare lo stato psichico dei genitori della cosiddetta famiglia nel bosco, la coppia anglo-australiana che viveva in un casolare isolato nei boschi di Palmoli. La decisione è stata inserita in un’ordinanza pubblicata oggi dalla magistratura minorile.
Secondo quanto previsto dal provvedimento, la verifica sarà condotta tramite una perizia psico-diagnostica affidata a un consulente tecnico d’ufficio, che avrà a disposizione 120 giorni per completare la relazione. Nel frattempo i tre figli minori – due gemelli di 6 anni e una bambina di 8 – continueranno a essere ospitati nella casa famiglia di Vasto, dove si trovano dall’allontanamento disposto dal Tribunale lo scorso 20 novembre.
L’ordinanza prevede anche un aggiornamento da parte dei servizi sociali sull’attività svolta finora e lascia alle parti la possibilità di presentare memorie entro la metà di febbraio. Il provvedimento mira a valutare “competenze, equilibrio e condizione psicologica” dei genitori nel quadro più ampio delle misure già adottate, incluse la sospensione della responsabilità genitoriale e il trasferimento dei bambini in comunità protetta.
Nel contesto dell’ordinanza il Tribunale ha confermato che i bambini non torneranno a vivere con i genitori per il momento, mantenendo le misure sulle quali si concentra anche il dibattito pubblico e le discussioni tra le istituzioni e l’opinione pubblica. Il nuovo accertamento psichiatrico rappresenta un ulteriore passo nel più ampio procedimento giudiziario che ha riguardato la famiglia, portato all’attenzione delle autorità per le condizioni di vita in natura, l’istruzione e la tutela sanitaria dei minori.
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