Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che la Russia è disposta a riaprire un confronto negoziale basato sulle proposte formulate nel 2024, ma ha sottolineato che, a suo avviso, l’Ucraina non ha mostrato la volontà di discutere la questione territoriale. Lo ha affermato lo stesso capo del Cremlino nel corso della tradizionale conferenza stampa di fine anno.
Secondo Putin, le forze russe stanno avanzando lungo tutta la linea di contatto, e in alcuni settori i combattimenti hanno portato al progressivo arretramento delle truppe ucraine. “In tutte le direzioni il nemico si sta ritirando”, ha detto, aggiungendo che l’iniziativa strategica sul fronte è ora nelle mani delle forze armate russe.
Il presidente ha ribadito che Mosca sarebbe pronta a porre fine al conflitto pacificamente, purché il negoziato si basi sui “principi delineati” in proposte precedenti. Tuttavia, ha sostenuto che Kiev non ha dimostrato una reale disponibilità a discutere questioni chiave, come quelle territoriali.
Nel suo intervento, Putin ha anche commentato il tema degli asset russi congelati all’estero, definendo l’idea di utilizzarli per sostenere l’Ucraina come una forma di “rapina”. Secondo il presidente, i leader europei che avevano proposto questa misura si sono poi arresi alle difficoltà e temuto le conseguenze legali e politiche di una scelta simile.
La posizione russa si colloca in un quadro di tensioni diplomatiche e militari che continuano da quasi quattro anni, nonostante gli sforzi internazionali per favorire un accordo di pace. Pur affermando apertura al dialogo, le dichiarazioni di Putin indicano che le condizioni poste da Mosca rimangono difficili da conciliare con le posizioni ucraine e occidentali.
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