La guerra in Ucraina è arrivata al giorno 1.371 e sul fronte diplomatico emerge un nuovo possibile spiraglio. Stati Uniti e Ucraina hanno definito una versione aggiornata del piano di pace: dai 28 punti iniziali si è passati a 19, mentre gli aspetti più delicati restano da decidere direttamente tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky. Il portavoce della Casa Bianca ha spiegato che il presidente statunitense è “fiducioso e ottimista”, precisando però che al momento non è previsto alcun incontro tra i due leader.
Zelensky ha definito il nuovo documento un passo avanti, affermando che “molti degli elementi giusti sono stati presi in considerazione”. L’impianto complessivo, tuttavia, avrebbe poco a che vedere con la prima proposta diffusa mesi fa e rappresenta solo un punto di partenza per negoziati ancora tutti da delineare.
Dal Cremlino filtra invece distanza: la Russia sostiene di non aver ricevuto alcuna informazione sui colloqui svoltisi a Ginevra con la partecipazione di Stati Uniti, Ucraina e alcuni Paesi europei. Intanto, sul terreno, la tensione resta altissima. Nella notte a Kiev sono state registrate forti esplosioni, precedute dall’ennesimo allarme missilistico.
Il presidente ucraino ieri ha commentato con cauto ottimismo gli esiti dei colloqui tenuti a Ginevra tra delegazioni di Stati Uniti e Ucraina. Pur riconoscendo i progressi raggiunti, ha ribadito che il cammino verso una vera soluzione del conflitto con la Russia richiede ancora molto lavoro. Durante una conferenza virtuale in Svezia, Zelensky ha spiegato che nelle fasi concordate con la parte americana sono stati inseriti punti “estremamente sensibili”, ma ha avvertito che non bastano per garantire una pace autentica e duratura.
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