Nella notte tra l’11 e il 12 novembre 2025 i cieli italiani si sono illuminati grazie a un evento straordinario e raro: l’aurora boreale. Il fenomeno, di norma visibile solo alle alte latitudini, si è manifestato in diverse regioni della penisola grazie a una potente tempesta geomagnetica. Questa è causata da due espulsioni di massa coronale provenienti dal Sole. L’intensità della tempesta, classificata come severa, ha spinto le particelle solari fino a latitudini insolitamente basse, rendendo possibile l’osservazione del fenomeno anche in Italia.
Le aurore in Italia
Le aurore sono segnalate in gran parte del Nord Italia, con spettacolari giochi di luce visibili in Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia. In alcune zone le scie luminose sono apparse persino in pianura e lungo la costa, fino a essere osservate anche in Sardegna. I colori predominanti, più rosati e violacei rispetto ai classici toni verdi delle regioni artiche, hanno dipinto il cielo in modo suggestivo, lasciando senza parole chi ha avuto la fortuna di assistere all’evento.
Le condizioni atmosferiche favorevoli e il cielo limpido hanno contribuito alla visibilità del fenomeno, che ha raggiunto la sua massima intensità dopo la mezzanotte. L’indice geomagnetico Kp, utilizzato per misurare la forza delle tempeste solari, ha raggiunto livelli molto elevati, rendendo possibile l’osservazione dell’aurora anche a latitudini medie come quelle italiane.
Il fenomeno è stato provocato dalla combinazione di due espulsioni di massa coronale che, fondendosi nello spazio, hanno amplificato l’impatto con il campo magnetico terrestre. Questo tipo di evento, chiamato “CME cannibale”, ha prodotto una compressione eccezionale della magnetosfera, consentendo alle particelle cariche di penetrare più in profondità e generare l’aurora.
Alle nostre latitudini, l’aurora tende ad assumere sfumature rosse e viola invece del verde tipico dei paesi nordici. Ciò accade perché le particelle solari interagiscono con strati più alti dell’atmosfera, dove la composizione gassosa e la densità sono differenti.
L’evento dell’11 e 12 novembre 2025 è stato accolto con entusiasmo da appassionati che hanno immortalato il cielo italiano colorarsi di tinte mai viste prima. Al di là della meraviglia visiva, una tempesta geomagnetica di tale intensità può anche causare disturbi ai sistemi di comunicazione satellitare e alle reti elettriche, ma in questo caso non si sono registrati particolari disagi.
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