Re Carlo III ha avviato ufficialmente la procedura per rimuovere ogni titolo e privilegio al fratello minore, Andrea, segnando così un nuovo capitolo nella complessa vicenda che da anni grava sulla famiglia reale britannica. Il duca di York, coinvolto negli scandali legati all’imprenditore americano Jeffrey Epstein — condannato per reati sessuali e morto in circostanze mai del tutto chiarite —, perderà il diritto di essere chiamato “principe” e verrà d’ora in poi identificato come Andrew Mountbatten-Windsor.
Buckingham Palace ha confermato la decisione con una nota ufficiale, definendola un atto “formale ma indispensabile” per preservare l’integrità della monarchia. Con questo provvedimento, Andrea sarà privato non solo dei titoli nobiliari, ma anche dei ruoli rappresentativi e dei benefici connessi alla sua posizione. Tra le conseguenze immediate, l’obbligo di lasciare Royal Lodge, la residenza di Windsor dove ha vissuto negli ultimi anni, per trasferirsi in una dimora privata.
La revoca, spiegano dal Palazzo, è frutto di una scelta ponderata e necessaria, motivata dal desiderio del sovrano di “tutelare la credibilità dell’istituzione” dopo anni di controversie che hanno danneggiato l’immagine della Corona. A garantire la legittimità del provvedimento sarà il vicepremier David Lammy, nella sua veste di Lord Cancelliere, che supervisionerà l’aspetto costituzionale della misura.
Nonostante Andrea continui a respingere ogni accusa, la Casa Reale ha scelto di segnare una netta separazione: un gesto che, secondo gli osservatori, intende chiudere definitivamente un capitolo doloroso e restituire stabilità alla monarchia in un momento storico delicato per la famiglia reale britannica.
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