Hiroshi Nagai, nato nel 1947 nella prefettura di Tokushima, ha trasformato scene di piscina, cieli azzurri e villette soleggiate in icone visive dell’estate eterna. Le sue opere — caratterizzate da linee nitide, colori saturi e composizioni minimal — evocano una nostalgia quasi cinematografica, sospesa tra realtà e sogno.
Negli anni Settanta e Ottanta, Nagai ha collaborato con musicisti e case discografiche giapponesi, creando copertine leggendarie, tra cui quella per l’album A Long Vacation di Eiichi Ohtaki. Questi lavori contribuirono a definire l’estetica del genere City Pop, che fondeva sonorità occidentali con la cultura urbana giapponese dell’epoca.
Un’estetica solare tra Pop art e Surrealismo
Lo stile di Nagai trae ispirazione da movimenti come pop art, surrealismo e iperrealismo, con riferimenti ad artisti come David Hockney, Magritte e Dalì. Ma a differenza di Hockney, Nagai dipinge il sogno americano da lontano, assemblando immagini tratte da riviste e cataloghi per creare visioni ideali e senza tempo.
Immagina: cieli profondi, palme all’orizzonte, piscine dai toni acquerellati e ambientazioni urbane rilassate. Il tutto trasmette una sensazione di pausa, di eternità estiva, dove l’assenza umana amplifica il fascino del silenzio.

Un’estetica nostalgica che vive oggi
Le scene dipinte da Nagai non rappresentano spazi reali, ma idee di bellezza — “paesaggi che forse non esistono più in America”, come ammette lo stesso artista Danny With Love. Ecco perché le sue immagini, sebbene cristallizzate negli anni Ottanta, risultano oggi incredibilmente moderne.
Mostre e riconoscimento internazionale
I lavori di Nagai hanno varcato i confini nazionali: a Sydney nel 2020 l’esposizione Hiroshi Nagai: Paintings for Music ha esplorato il legame tra le sue illustrazioni e il movimento City Pop, esponendo capolavori come A Long Vacation e Uptown Poolside The Japan Foundation, Sydney+1. A Tokyo, la mostra Summer Breeze ha celebrato la sua estetica nostalgica nel cuore di Shibuya Tokyo Art Beat.
Leggi anche altre notizie su CorriereUniv