Il caso era iniziato nel 2017 in una scuola superiore della Campania e arriva oggi a un verdetto definitivo: una dirigente scolastica è stata sospesa per non aver segnalato le molestie denunciate da due studentesse nei confronti di un professore. Dopo il rigetto in Tribunale, anche la Corte d’Appello di Salerno ha confermato la sanzione disciplinare: due mesi di sospensione senza stipendio e oltre 5mila euro di spese legali.
Le prime denunce
Nel giugno 2017 due ragazze avevano denunciato molestie da parte di un docente: palpeggiamenti durante le lezioni e messaggi inappropriati sul telefono. La coordinatrice di classe informò subito il responsabile di sede, che a sua volta segnalò la vicenda alla preside.
La gestione interna del caso
Nonostante la gravità delle accuse, la dirigente decise di non attivare i protocolli disciplinari previsti dalla normativa. Affidò alla sua vicaria una “verifica sommaria” e il caso fu giudicato come “non grave”. Il docente venne allontanato dall’istituto con la promessa che non sarebbe mai più tornato, ma senza alcuna comunicazione formale alle autorità competenti.
L’ispezione e la prima sanzione
Un esposto anonimo inviato all’Ufficio Scolastico Regionale della Campania fece scattare un’ispezione. Le verifiche accertarono che la preside era a conoscenza dei fatti ma aveva scelto di non segnalare l’accaduto. Il 14 marzo 2018 arrivò così il decreto di sospensione: due mesi senza stipendio, con la motivazione di omissioni gravi e danno al prestigio dell’istituzione scolastica.
Il ricorso respinto in Appello
La dirigente aveva presentato ricorso al Tribunale di Salerno, sostenendo l’illegittimità della sanzione, ma la richiesta era stata respinta. Non soddisfatta, impugnò la decisione in Corte d’Appello. Anche in questo secondo grado di giudizio, però, la sentenza è stata confermata: i giudici hanno ribadito la piena consapevolezza della preside sulle molestie denunciate e hanno ricordato la sua recidiva disciplinare, avendo già ricevuto sanzioni negli anni precedenti.
Oltre alla sospensione, la dirigente dovrà pagare quasi 5mila euro di spese legali.
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