Anche per il mese in corso le retribuzioni per diverse categorie di dipendenti della pubblica amministrazione saranno accreditate a partire da oggi. Si tratta esclusivamente dello stipendio ordinario mentre eventuali arretrati, compensi accessori o rimborsi potrebbero seguire un calendario diverso. Nel settore scuola, molti docenti e lavoratori Ata vedranno sulle buste paga un importo “più pesante” frutto di un duplice effetto: l’aumento dell’indennità di vacanza contrattuale (Ivc) e la stabilizzazione del taglio del cuneo fiscale. Ecco a quanto si attesta l’incremento.
A partire da aprile, NoiPA, – articolazione del Ministero dell’Economia che elabora i cedolini per i dipendenti della pubblica amministrazione – ha applicato nel cedolino stipendiale l’indennità di vacanza contrattuale per il triennio 2025-2027. Come previsto dall’ultima Legge di bilancio, gli importi Ivc dal 1° aprile al 30 giugno sono stati calcolati applicando un’aliquota dello 0,6% sullo stipendio tabellare. Da luglio invece l’aliquota sale all’1%. L’importo, indicato mensilmente nel cedolino con voce specifica, non è soggetto a tassazione separata e contribuisce alla definizione del reddito imponibile.
Taglio del cuneo fiscale
Ipotizzando la busta paga di un docente laureato di scuola secondaria di II grado (0-8 anni), l’importo a partire da luglio passa da 11,42 euro a 19,03 euro. Per un collaboratore scolastico al primo scatto stipendiabile sale invece da 8,21 a 13,69 euro. Dopo i ritardi emersi nei mesi scorsi, le buste paga di luglio vedranno inoltre il taglio del cuneo fiscale. La ragione dello slittamento era legata al mancato aggiornamento del software da parte di NoiPa. Il taglio del cuneo fiscale è la riduzione dei contributi a carico del lavoratore per aumentare il netto in busta paga. Il cedolino di luglio dovrebbe comprendere quindi un extra netto tra i 70 e i 100 euro per chi rientra entro i 35mila euro di reddito annuo. Mentre per chi ha un reddito fino a 20mila euro, le percentuali di sgravio dovrebbero essere le seguenti:
- 7,1% fino a 8.500 euro di reddito
- 5,3% nella fascia tra 8.500 e 15 mila euro di reddito
- 4,8% da 15.000 a 20 mila euro di reddito
Per chi invece supera i 20mila euro di reddito ma resta entro i 32mila annui, avrà diritto a una detrazione aggiuntiva di 1.000 euro. Oltre allo stipendio base, il taglio del cuneo fiscale porta effetti anche sui dipendenti che intendono richiedere un prestito in convenzione NoiPa. La misura innalza infatti il quinto massimo cedibile su cui poter richiedere il finanziamento.
La convenzione
Il prestito, frutto di una convenzione sottoscritta tra Ministero dell’Economia e delle Finanze e NoiPa prevede condizioni agevolate per i dipendenti della pubblica amministrazione, tra cui rientra come detto il personale scolastico come insegnanti, impiegati amministrativi e ausiliari. Tra le caratteristiche principali del finanziamento spicca l’applicazione di tassi medi inferiori rispetto alla media di mercato. La convenzione consente di richiedere importi da 1.200 fino a 75mila euro e oltre in base al quinto massimo cedibile. A erogare i finanziamenti sono intermediari accreditati dal Mef.
Scopo primario dell’agevolazione è prevedere una “corsia preferenziale” per i lavoratori della Pa che hanno esigenza di liquidità per realizzare progetti personali, familiari oppure di sostenere spese importanti o impreviste. Oltre al mondo della scuola, possono accedere alla misura tutti i dipendenti di: amministrazioni centrali (ministeri, agenzie fiscali, enti pubblici nazionali); forze armate e di polizia; sanità pubblica e dipendenti enti locali.
La procedura è attivabile online tramite una richiesta gratuita di preventivo sul portale PrestitoPiù. Non sono previste ulteriori garanzie e le richieste sono valutate anche in presenza di protesti o altre pregiudizievoli. Per richiedere un prestito in convenzione NoiPA i dipendenti pubblici interessati dovranno presentare un documento di identità valido, il codice fiscale e le ultime due buste paga. Non è necessario fornire alcuna motivazione in allegato alla richiesta. Un’ulteriore caratterista del prestito NoiPa riguarda infine la flessibilità dei piani di rimborso che possono essere spalmati con una durata compresa tra 2 a 10 anni. La rata di rimborso viene trattenuta direttamente sulla busta paga mensile onde evitare ritardi o insolvenze.
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