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Valditara: “Stop ai cellulari in classe anche alle superiori”

Marco Vesperini by Marco Vesperini
17 Giugno 2025
in Scuola
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La circolare del ministro: “Tale intervento appare ormai improcrastinabile alla luce degli effetti negativi che un uso eccessivo o non corretto dello smartphone può produrre sulla salute e il benessere degli adolescenti e sulle loro prestazioni scolastiche”

Niente cellulare in classe anche alle superiori. Il divieto di utilizzo per gli studenti del secondo ciclo di istruzione durante lo svolgimento dell’attività didattica e più in generale in orario scolastico: è quanto prevede una circolare firmata dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara inviata ai dirigenti scolastici delle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado e ai coordinatori didattici delle scuole paritarie del secondo ciclo d’istruzione.

La circolare

“Tale intervento appare ormai improcrastinabile alla luce degli effetti negativi, ampiamenti dimostrati dalla ricerca scientifica, che un uso eccessivo o non corretto dello smartphone può produrre sulla salute e il benessere degli adolescenti e sulle loro prestazioni scolastiche. Sull’argomento – si legge nella circolare – sono sempre più numerosi gli studi, così come risulta una sempre maggiore attenzione da parte degli organismi internazionali e delle istituzioni sanitarie sulla necessità di adottare politiche in grado di contrastare i preoccupanti fenomeni che tali ricerche mettono in luce”.

“Le istituzioni scolastiche provvederanno, pertanto, ad aggiornare i propri regolamenti e il patto di corresponsabilità educativa prevedendo per gli studenti del secondo ciclo di istruzione il divieto di utilizzo dello smartphone durante l’orario scolastico anche a fini didattici, nonché specifiche sanzioni disciplinari per coloro che dovessero contravvenire a tale divieto. È rimessa all’autonomia scolastica l’individuazione delle misure organizzative atte ad assicurare il rispetto del divieto in questione”, si sottolinea nella circolare.

Quando è possibile usarlo

Resta inteso che “l’uso del telefono cellulare sarà sempre ammesso nei casi in cui lo stesso sia previsto dal Piano educativo individualizzato o dal Piano didattico personalizzato come supporto rispettivamente agli alunni con disabilità o con disturbi specifici di apprendimento ovvero per motivate necessità personali. Analogamente, l’utilizzo del telefono cellulare rimane consentito qualora, sulla base del progetto formativo adottato dalla scuola, esso sia strettamente funzionale all’efficace svolgimento dell’attività didattica nell’ambito degli specifici indirizzi del settore tecnologico dell’istruzione tecnica dedicati all’informatica e alle telecomunicazioni”.

Esclusivamente per finalità didattiche, si legge ancora nella circolare, “resta ovviamente confermato l’impiego degli altri dispositivi tecnologici e digitali a supporto dell’innovazione dei processi di insegnamento e di apprendimento, come pc, tablet e lavagna elettronica, secondo le modalità programmate dalle scuole nell’esercizio della propria autonomia didattica e organizzativa. Sotto tale profilo, le istituzioni scolastiche avranno cura di sfruttare in maniera ottimale le potenzialità degli strumenti digitali, ormai largamente diffusi in ambito scolastico grazie ai notevoli investimenti avviati negli scorsi anni, per migliorare la qualità degli insegnamenti e favorire l’apprendimento”.

“Appare infine utile evidenziare che l’attuazione del divieto generalizzato dell’impiego del telefono cellulare non esaurisce il fondamentale ruolo che la scuola è chiamata a svolgere per assicurare il benessere psicofisico e la crescita dei nostri studenti. È necessario, infatti, rafforzare le azioni finalizzate a educare all’uso responsabile e consapevole dello smartphone e degli altri strumenti digitali. Notevole attenzione andrà anche dedicata alle tematiche connesse alla diffusione dell’Intelligenza Artificiale, ivi inclusi i suoi impieghi nelle attività didattiche e nei processi di apprendimento, al fine di promuoverne un uso efficace. Per tali finalità, occorre fare particolare riferimento a quanto disposto dalle Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica, adottate con decreto ministeriale 7 settembre 2024, n. 183”, conclude la circolare di Valditara.

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