Manca solo una settimana all’inizio dell’Esame di Stato 2025, il primo grande banco di prova per migliaia di studenti italiani. Si comincerà il 18 giugno alle ore 8.30 con la prima prova scritta. Due giorni prima, il 16 giugno, si terrà la riunione plenaria per l’insediamento delle commissioni.
Ma in vista dell’appuntamento, secondo quanto riportato dall’ANSA, i sindacati sollevano critiche sui compensi destinati a presidenti e commissari d’esame, fermi – sottolineano – dal 2007, nonostante un’inflazione cresciuta nel frattempo del 16%.
“I compensi sono bloccati da 17 anni, quando l’inflazione era all’1,8%, mentre oggi è al 16%. Il potere d’acquisto si è ridotto del 9%”, ha dichiarato il segretario Uil Scuola Giuseppe D’Aprile.
Anche Vito Carlo Castellana, della Gilda degli Insegnanti, denuncia una situazione ormai insostenibile:
“Le tabelle andrebbero almeno raddoppiate. Non sorprende che molti insegnanti cerchino di evitare l’incarico: per chi deve affrontare lunghi spostamenti, la spesa supera il beneficio”.
Ecco i compensi previsti:
- 1.249 euro al presidente di commissione
- 911 euro al commissario esterno
- 399 euro al commissario interno
- Nessun compenso per il segretario della sottocommissione, per i docenti di sostegno e per quelli incaricati della sorveglianza.
“Siamo una categoria maltrattata”, è lo sfogo unanime delle sigle sindacali.
IA alla maturità: 1 su 3 pronto a usarla
Secondo un’indagine citata dall’ANSA, oltre 1 maturando su 3 starebbe valutando strategie per usare l’intelligenza artificiale durante l’esame.
- Il 23% è certo che cercherà di consultare un assistente virtuale
- Il 12% lo considera un’ultima spiaggia in caso di emergenza
Solo il 32% degli studenti ritiene rischioso usare l’IA, mentre il 20% è convinto che i docenti non saprebbero riconoscere un elaborato generato artificialmente.
Va però ricordato che l’utilizzo dell’IA durante l’esame comporta l’immediata esclusione dalla maturità.
Programmi a metà, soprattutto in Storia e Letteratura
Nel frattempo, gli studenti affrontano il ripasso finale. Ma i dati sull’avanzamento dei programmi scolastici preoccupano:
Storia:
- Il 31% degli studenti ha interrotto le lezioni alla fine della Seconda Guerra Mondiale
- L’8% non è nemmeno arrivato a quel punto
- Il 7% dichiara di non sapere cosa sia la Prima Guerra Mondiale
Letteratura italiana:
- Solo 1 su 3 ha trattato tutti gli autori principali del ’900
- Oltre il 25% è arrivato al secondo Novecento
- Un altro terzo si è fermato alla prima metà del secolo scorso
- Il 12% ha chiuso i programmi poco dopo l’inizio del ‘900
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