A parlare di “un’iniezione di fiducia e forze nuove, vera linfa per il Cnr”, è il Presidente dell’ente Luciano Maiani. “Un’inversione di tendenza dopo anni di blocco dei reclutamenti”.
I bandi in tutto sono nove. In Piemonte, Liguria e Lombardia sono 87 i posti disponibili; in Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia 37; 36 in Emilia Romagna e Marche; 82 in Toscana; in Abruzzo, Lazio e Umbria 81; 65 in Campania; 50 tra Basilicata, Calabria e Puglia; 30 in Sicilia e 17 in Sardegna.
Le discipline interessate abbracciano l’intero arco di attività del Cnr: dalla chimica all’ambiente, dalla medicina alle scienze naturali e agrarie, dalla matematica alla fisica e all’energia. Opportunità anche per informatica e scienze ingegneristiche, e ampi spazi alle discipline umanistiche come la tutela del patrimonio artistico, le scienze economiche, giuridiche e storiche.
Nell’ambito di questi settori, i maggiori spazi per ricercatori in cerca di lavoro, in Italia e all’estero, sono offerti da: bioinformatica applicata alla medicina, fotonica, nanoscienze e nanotecnologie, internet del futuro, chimica e agricoltura sostenibili, farmaci personalizzati, studio del clima, dell’inquinamento e prevenzione dei rischi ambientali. Allo scadere dei termini per la partecipazione ai bandi partiranno la fase di valutazione delle domande e la formazione delle Commissioni, che dovrebbero richiedere tra i 6 e i 12 mesi.
I posti, per ricercatori di III livello, sono finanziati dal Ministero dell’Istruzione, università e ricerca (Miur) e articolati per aree geografiche. La scadenza è fissata al prossimo 8 febbraio