Nelle quattro pagine inviate ad Azzone, i docenti dichiarano di non poter «condividere l’adozione dell’inglese come lingua esclusiva, in qualunque settore e in un orizzonte di tempo che rischia di diventare incompatibile con i requisiti necessari di qualità ed efficacia».
Quello che crea il malontento è il cambiamento radicale e veloce che si propone di attuare.