L’Orientale
Due giorni molto intensi per gli studenti dell’Università L’Orientale di Napoli che hanno occupato la storica sede di Palazzo Giusso. “Chiusi per lutto” è la scritta riportata sullo striscione affisso al primo piano, all’interno dell’edificio tanti ragazzi del Collettivo Universitario intenti a distribuire volantini. “Vogliamo ad ogni costo bloccare la riforma. L’ateneo ha già grossi problemi di fondi e malfunzionamento, con questi ulteriori tagli finiremo a fare lezione per strada ” ha spiegato Annalisa, membro del collettivo. Una mensa praticamente nuova chiusa cinque anni fa e mai utilizzata, aule studio fatiscenti o inesistenti, tasse che aumentano e servizi sempre più esigui: un quadro “spietato” come l’ha definito Annalisa.
Federico II
Tragico ed analogo quadro presso la Federico II dove studenti, ricercatori e professori hanno occupato il rettorato in segno di protesta. Il Rettore Massimo Marrelli ha reso noto un documento in cui insieme al Collegio dei Presidi chiede che problemi come l’inadeguatezza dei fondi previsti dal Ddl, la mancanza di risorse necessarie a garantire il diritto allo studio e il disconoscimento della figura del ricercatore trovino adeguata soluzione in sede parlamentare.
Alcuni studenti hanno incontrato i compagni de L’Orientale per mettere appunto le prossime “mosse” di questa protesta.
Nella mattina di lunedì 29 in tutti gli atenei della regione ci sarà occupazione dei Rettorati e dei tetti dei Rettorati e alle ore 15.00 un’assemblea pubblica presso Palazzo Giusso. Martedì 30 studenti, ricercatori e docenti scenderanno in strada in un unico grande corteo affinché il Ddl venga definitivamente bloccato, in nome della cultura e del diritto al futuro.