Il numero uno di Piazzale Aldo Moro non ha dubbi sulla necessità del provvedimento: la sua iniziativa è dettata dalla “preoccupazione sui ritardi” registrati nella ristrutturazione del Policlinico. In una nota il primo ateneo romano tiene a precisare che: “Nessun’altra valutazione stata espressa dal rettore, in particolare riguardo alle attività dei direttori generali delle aziende Policlinico e Sant’Andrea, che sono di competenza congiunta con la Regione”.
Una precisazione cautelativa d’obbligo, visto che pochi giorni fa i Nas hanno fatto un macabro ritrovamento proprio all’Umberto I: in una stanza hanno rinvenuto abbandonati feti e resti umani chiusi in barattoli. “Materiale didattico”, ha poi spiegato il direttore generale del nosocomio Ubaldo Montaguti. Che non ha affatto gradito l’ipotesi ventilata dal rettore: “Nominare un commissario straordinario per i lavori di ristrutturazione del Policlinico Umberto I di Roma, da affiancare al direttore generale, da un punto di vista organizzativo potrebbe essere controproducente. Sarebbe come affidare il comando di un’imbarcazione a due skipper”.
“Con Frati – spiega Montaguti – ho un rapporto quotidiano e cordiale. Ci confrontiamo con lealtà e senza problemi, e sono d’accordo con lui che c’è assoluto bisogno di accelerare i lavori. La soluzione giusta sul piano tecnico credo sia invece quella di garantire al direttore generale maggiori possibilità di azione. Vale a dire poter, ad esempio, attuare procedure accelerate per le gare amministrative. O anche accedere rapidamente ai fondi. Sempre, naturalmente, sotto il controllo della Regione, del Comune e dell’Università. Insomma – conclude Montaguti – temo che nominare un commissario straordinario sia il modo migliore per non realizzare i lavori”.
Il vicepresidente della Giunta Regionale del Lazio Esterino Montino intanto annuncia che nelle prossime settimane ci sarà un confronto tra Regione e Università, per valutare l’operato del direttore generale dell’azienda ospedaliera Umberto I. Una valutazione ‘squisitamente tecnica’ che “come per tutti gli altri direttori di Asl e Aziende ospedaliere, sarà frutto di un’analisi sui risultati raggiunti rispetto agli obiettivi prefissati. Le conclusioni saranno tratte entro il mese di marzo”.
Manuel Massimo