Udu e Codacons promettono ricorsi collettivi per gli studenti che non passeranno i test d’ingresso

codacons udu

Tutti gli studenti che non supereranno i test di ingresso alle facoltà di medicina e veterinaria, potranno aderire a un nuovo ricorso al Tar del Lazio. Lo annuncia il Codacons, che sta preparando l’azione collettiva in favore degli studenti “doppiamente beffati da assurdi test selettivi: da un lato la scelta di svolgere le prove ad aprile danneggia coloro che stanno preparandosi per l’esame di maturità, avvantaggiando tutti gli altri; dall’altro, il numero chiuso rappresenta una palese violazione dei diritti costituzionali”. E’ quanto si legge in una nota dell’associazione.

Alla base del ricorso del Codacons al Tar vi sono proprio i gravi profili di incostituzionalità dei test d’ammissione alle facoltà universitarie. “Viene infatti violato l’art. 35 della Costituzione – si legge – secondo cui ‘i capaci e meritevoli anche se privi di mezzi, hanno il diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi’, che impone quantomeno che i sistemi di selezione dei futuri medici e veterinari siano improntati a criteri che promuovano effettivamente i più capaci e meritevoli”.

Per il Codacons violato risulta anche il principio di imparzialità, di cui all’art. 97 Cost. e lo stesso principio di eguaglianza. La UE, aggiunge l’associazione, “inoltre ci invita a garantire elevati standard qualitativi di preparazione, ma non a limitare l’accesso attraverso un sistema di valutazione tutt’altro che meritocratico. Non a caso altri Paesi membri, anziché mettere uno sbarramento preventivo (come avviene in Italia), prevedono un’iscrizione aperta a tutti ed incondizionata ad un primo anno di corso comune cui segue – per gli aspiranti medici – il superamento di un concorso pubblico, che verte sulle materie studiate nel primo anno di Università”.

Il Codacons, attraverso questa azione, “intende sollevare al Tar apposita questione di legittimità costituzionale nei confronti della Legge n. 264/99, con cui e’ stato introdotto e regolato il numero chiuso per l’ammissione alle facoltà universitarie (per medicina e Chirurgia, veterinaria, ed altre) nonché questione di compatibilità di tale legge con la normativa comunitaria”.

Il Codacons pubblicherà su www.codacons.it il modulo per aderire al ricorso.

Anche Udu e Rete degli Studenti Medi segnalano irregolarità e annunciano di stare preparando un esposto da consegnare alla Procura della Repubblica per chiedere l’annullamento di tutti i test d’ingresso sostenuti nella giornata di ieri.

Le irregolarità più gravi segnalate a UDU e Rete si sono verificate a Bari – scrivono i sindacati in un comunicato – dove un plico, non solo è stato aperto prima che gli studenti entrassero, ma addirittura al suo interno sono state ritrovate solo 49 buste a fronte delle 50 che dovevano essere presenti dentro ogni plico: motivo per cui l’intero test potrebbe essere annullato”.

“Con  UDU e Rete studenti – dichiara Gianluca Scuccimarra, Coordinatore Nazionale Unione degli Universitari – abbiamo dato mandato all’Avv. Michele Bonetti di sporgere un esposto alla Procura della Repubblica denunciando tutte le irregolarità che ci stanno segnalando in queste ore e per tutte le sedi chiedendo per il caso di Bari il sequestro penale di tutti i compiti inoltrati al Cineca per la correzione e di tutta la documentazione in originale presente ancora presso l’Ateneo.

“Se i compiti sono usciti da Bari o da un’altra sede è tutto il concorso da annullare – prosegue Scuccimarra – In una graduatoria nazionale quello che succede a Bari si ripercuoterà a catena sulle altre sedi per questo chiediamo già da ora alla Ministro di sanare le ammissioni di tutti i partecipanti al test consentendo loro di studiare nel prossimo anno accademico. Se un concorso è truccato non possono rimetterci sempre gli studenti.”

“Il Governo e il Ministro devono prendere atto che il numero chiuso è un sistema che deve essere superato – dichiara Alberto Irone, Portavoce della Rete degli Studenti Medi – lo dimostra il Maxi ricorso Udu vinto lo scorso anno, le gravi irregolarità verificatesi anche quest’anno e le migliaia di studentesse e studenti che devono fuggire all’estero per realizzare il proprio futuro”.

“A causa delle numerosissime irregolarità che si sono verificate, anche quest’anno l’UDU, insieme alla Rete degli Studenti Medi, apre le adesioni al Maxi Ricorso collettivo contro i test d’ingresso – conclude Scuccimarra –  Abbiamo già ricevuto numerosissime richieste di adesione al ricorso provenienti da tutta Italia. Chiunque voglia aderire e abbia riscontrato irregolarità durante lo svolgimento del test contattiricorsi@unionedegliuniversitari.it o faccia segnalazione attraverso l’APP test d’ingresso sicuro 2014″.

Exit mobile version