Il terremoto infatti ha colpito alcuni punti strategici della vita universitaria abruzzese. Prima la casa dello studente, poi i danni all’università dell’Aquila. Intanto tra le macerie della Casa dello studente, i soccorritori hanno individuato sei studenti ancora vivi 15 ore dopo il terremoto.
In prima fila l’Udu, l’Unione degli Universitari, comunica la sua solidarietà ed inizia a “rimboccarsi le maniche”. Sono tante infatti le telefonate di studenti che offrono il proprio aiuto e l’Udu sta fungendo da centro di smistamento, raccogliendo la disponibilità di posti letto nelle regioni limitrofe.
Anche Azione Universitaria invita “Ministero e Regioni ad impegnarsi per ricostruire Ateneo e Casa dello Studente a L’Aquila”.“Esprimiamo la massima solidarietà al popolo abruzzese – sottolinea Andrea Volpi capo gruppo del Centro Destra universitario – ed, in particolare, alle famiglie degli studenti vittime del crollo delle residenze universitarie ed ai giovani sopravvissuti.
“Lo stato di emergenza in cui è coinvolta l’Abruzzo – conclude Volpi – la sostanziale distruzione dell’Ateneo e la disgrazia che ha colpito la Casa dello Studente dell’Aquila richiedono un forte impegno di risorse da parte del Ministero e degli Assessori al Diritto allo Studio di tutte le Regioni italiane per sostenere la ricostruzione dell’Università aquilana e degli alloggi studenteschi. Nel frattempo, ci impegneremo a contribuire a trovare soluzioni transitorie per garantire l’ospitalità dei 27.000 studenti rimasti senza una sede accademica”.