Test medicina: Cgil,unica graduatoria nazionale

Un’unica graduatoria nazionale e test con domande attinenti alla preparazione scientifica necessaria: potrebbe essere questo, secondo la Cgil, un primo passo da fare per cambiare i test di ammissione a Medicina. Oggi con un test di 80 domande, che vanno dalla cultura alla scienza, a fronte di circa 90.000 richieste saranno selezionate contemporaneamente in tutte le università italiane le 8.755 matricole destinate a diventare i medici del futuro.
«In sostanza solo uno studente su 10 – osservano Rita Guariniello, segretaria nazionale Flc-Cgil e Massimo Cozza, segretario nazionale Fp-Cgil medici – sarà ammesso, ma con criteri penalizzanti per chi si troverà a concorrere in un ateneo con pochi posti e con tanti studenti bravi, e per chi ha minori conoscenze di cultura generale. Giustamente da più parti si chiede di cambiare questo sistema, ma rischia di profilarsi come un rimedio peggiore, cioè il ritorno alla discrezionalità del potere politico e baronale. Basti pensare che nella sanità pubblica nonostante tante promesse per i concorsi di primario la scelta è ancora del solo direttore generale nominato dalla politica».
«La domanda da farsi – dicono i due sindacalisti – è se è ancora necessario il numero chiuso per l’accesso alla Facoltà di Medicina a fronte dei successivi abbandoni da parte degli studenti che superano i test e della carenza di medici che si prospetta nei prossimi anni nel Servizio Sanitario Nazionale con le uscite previste per pensionamento. Un primo passo in avanti sarebbe intanto rappresentato da un’unica graduatoria nazionale e da test con domande attinenti alla preparazione scientifica necessaria. Sempre nella massima trasparenza e senza nessun pertugio di arbitrarietà».

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