Docente di Letteratura Italiana presso la Facoltà di Lettere dell’ateneo e di Storia della Critica all’Istituto Italiano di Studi Storici fondato da Benedetto Croce, la Giammattei è Preside dal 2009.
“La grande sfida che voglio portare avanti nel prossimo triennio – spiega Emma Giammattei – è la creazione di un corso di laurea in Lettere con una forte impronta storico-filologica, capace di costituire l’alveo omogeneo dei corsi già attivati, come ambito riconoscibile di un post-umanesimo che recuperi il vero carattere della cultura italiana, la sua “impresa” nell’accezione plenaria. Una sfida che voglio portare avanti anche potenziando la vocazione della Facoltà di Lettere del Suor Orsola come “Casa dei Beni Culturali” ed il suo rapporto virtuoso con le istituzioni culturali del territorio al servizio delle quali sono svolte le tante attività di conservazione e restauro del patrimonio artistico e paesaggistico e le prestigiose attività di scavo e di ricerca nel campo dell’archeologia, anche subacquea”.
Ma ci sono altri due importanti obiettivi programmatici individuati dalla Giammattei. Innanzitutto il potenziamento del grande polo didattico e scientifico della Facoltà di Lettere dell’Università Suor Orsola Benincasa costituito dalle lingue e dalle letterature straniere con il corso di laurea triennale in Lingue e culture moderne, il corso di laurea magistrale in Lingue moderne per la comunicazione e la cooperazione internazionale e il Master in Traduzione professionale e mediazione linguistica per la comunicazione d’impresa. E poi l’implementazione delle attività sul territorio dei due centri di Eccellenza della Facoltà: il Centro di Ricerca sulla Civiltà delle Donne e del Territorio e il Centro di Ricerca per l’Economa delle Arti e delle Culture.Non da ultima l’importante vocazione leopardiana della Facoltà perché, come evidenzia la Giammattei, “siamo l’unico Ateneo italiano ad avere una cattedra di “Ermeneutica Leopardiana” ed una specifica Biblioteca Leopardiana con oltre 8mila volumi.
“Ma i nostri veri punti di forza – conclude Emma Giammattei – restano da un lato la qualità e la vivibilità della nostra sede (il complesso di Santa Caterina da Siena nel cuore del centro storico di Napoli, a ridosso del C.so V. Emanuele), che ci consente un rapporto numerico virtuoso tra studenti e docenti (15 a 1) e che garantisce ad ogni singolo allievo di essere seguito individualmente in maniera attenta e rigorosa e dall’altro la grande vocazione alle attività pratiche ed all’ apprendimento dei saperi “sul campo”, che si fonda sulle tante attività di stage e tirocini, sui laboratori di restauro e sui tantissimi cantieri di scavo archeologico in cui operano gli studenti della nostra Facoltà sia a livello nazionale che internazionale”.