«Gli studenti universitari – afferma Vittorio Festuccia, primario del reparto di Medicina generale del San Salvatore – sono l’indotto più importante della città, pilastro del suo tessuto economico e volano del suo sviluppo sociale. Se perdiamo gli studenti perdiamo anche molte importanti professionalità che collaborano sia con l’Università sia con le strutture ospedaliere e, a quel punto, L’Aquila non ripartirebbe mai più».
Sull’importanza della simbiosi tra Ospedale e Università insiste anche il direttore generale della Asl dell’Aquila, Roberto Marzetti: «Si tratta di una popolazione di 28mila studenti, dei quali 12mila per le facoltà mediche che studiano e fanno pratica nelle nostre strutture. Ecco perché è importante che la ricostruzione dell’Ospedale e dell’Università vadano di pari passo e con una corsia preferenziale. L’una ha bisogno dell’altra e nessuna delle due ha un senso compiuto senza l’altra».
Manuel Massimo