Studenti picchiati a Firenze, al via gli interrogatori: prende corpo l’ipotesi della vendetta

Cinque ore di interrogatorio e l’ipotesi che l’aggressione ai ragazzi del liceo Michelangiolo sia stata in qualche modo discussa a tavolino: ieri la Procura dei minori di Firenze ha condotto gli interrogatori dei tre ragazzi (un sedicenne e due diciassettenni) indagati per l’aggressione a due studenti di un collettivo di sinistra davanti all’istituto scolastico durante un “normale” volantinaggio.

I tre minorenni, che sono stati anche perquisiti venerdì scorso dalla Digos, sono considerati i principali responsabili dell’aggressione: uno, in particolare, è stato ripreso in video mentre colpisce un ragazzo a pugni, per poi accanirsi su un altro prendendolo a calci alla testa. Per i tre le accuse sono di lesioni e percosse, con le aggravanti di aver agito in gruppo e per futili motivi.

Gli interrogatori condotti dal procuratore capo dei minori, Antonio Sangermano, dal sostituto procuratore Giuseppina Mione, sono durati complessivamente quasi cinque ore. I tre giovani, ha detto l’avvocato difensore Sonia Michelacci, hanno risposto alle domande dei magistrati e ricostruito la vicenda. “Stiamo lavorando nel massimo riserbo e con il massimo impegno per accertare la verità dei fatti con equità, equilibrio e terzietà” ha detto il procuratore Sangermano. Nei prossimi giorni ci saranno gli interrogatori degli altri tre indagati, maggiorenni.

Ci sarebbero però nuovi spunti in seguito agli accertamenti svolti venerdì scorso dopo il sequestro dei cellulari ai tre ragazzi. L’obiettivo è quello di ricostruire tutte le fasi dell’aggressione e chiarire anche se ci sia stata premeditazione nell’aggressione. È emerso, per esempio, che qualche giorno prima al liceo Pascoli i ragazzi di Azione Studentesca fossero stati allontanati dai coetanei dei collettivi di sinistra. Anche in quel caso, secondo il raccolto di qualche giovane presente alla scena, un militante di Azione Studentesca avrebbe usato una cinghia per impaurire i presenti.

Intanto continuano le adesioni alla grande manifestazione che si svolgerà proprio a Firenze sabato 4 marzo. Sindacati e istituzioni hanno fatto già sapere che scenderanno in piazza anche per manifestare solidarietà alla preside del liceo scientifico “Da Vinci” che nei giorni scorsi aveva scritto una lettera ai suoi studenti e che era stata duramente criticata dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara.

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