Sigaretta elettronica vietata a scuola

E’ polemica sulle sigarette elettroniche.

Il dispositivo, che emula i prodotti tradizionali per inalare il fumo, come le sigarette e i sigari, accende il dibattito: bisognerà vietarne l’uso nelle scuole e nei locali pubblici?

Secondo alcuni, non essendovi combustione, il rischio cancerogeno sarebbe più basso, grazie anche alla mancanza di residui di catrame e idrocarburi policiclici aromatici.

In realtà, però, sono ancora in tanti a sostenere che l’e-cigarette sia dannosa e che i giovani non dovrebbero fumarla. Il Pm di Torino, Raffaele Guariniello, ha affermato che l’e-cigarette sia da paragonare ad una qualsiasi sigaretta e che perciò se ne debba vietare l’uso nei locali pubblici.

Un centro studi superiori di Casnati, in provincia di Como, ha deciso di passare dalle parole ai fatti e ha vietato categoricamente l’uso del prodotto.

Il dirigente dell’ufficio scolastico provinciale, Claudio Merletti, ha incoraggiato l’iniziativa: “Bandiamo ogni genere di sigaretta da scuola”.

Nei giorni scorsi, un ragazzo è stato sorpreso a fumare l’e-cigarette. “ E’ stato bloccato e d’ora in poi faremo divieto di usare le nuove sigarette all’interno della scuola. Non so se l’e-cigarette sia paragonabile o meno ad una normale sigaretta, ma di certo non fa bene”, ha affermato il preside della scuola.

“Dobbiamo evitare che i giovani si avvicinino al fumo. E’ diseducativo, oltre che fastidioso. Io credo che agevoli il passaggio al più comune tabacco”, ha detto.

Così facendo, l’istituto si è schierato con le affermazioni del Pm Guariniello, che ha giudicato incoerente il comportamento del ministero della Salute, in quanto ‘vieta la vendita delle sigarette elettroniche ai minori di 16 anni ma consente ad un minore, all’interno di un locale pubblico, di respirare fumo passivo’.

AZ

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