La partita in programma non era certo di cartello, ma anche una sfida di Coppa Italia a volte può essere un evento irrinunciabile tanto da farti decidere di laurearti in Dad piuttosto che perdertela. È quanto ha pensato Massimo Vitti, imprenditore pugliese di 46 anni, tifosissimo del Bari e da mercoledì neo dottore in Economia Aziendale grazie alla laurea ottenuta all’autogrill dell’A1 “Cantagallo” alle porte di Bologna. Il tutto pur di non rinunciare alla partita della sua squadra del cuore impegnata a Parma in un match di Coppa Italia.
Partito da Roma dove risiede, alle 15 in punto Vitti si è accomodato nel ristorante della stazione di servizio lungo l’autostrada del Sole: tra lo stupore dei passanti, grazie a un telefonino collegato in rete, si è gustato in un’insolita location la cerimonia che, grazie a una tesi sulle “Monete complementari nei mercati moderni”, lo ha visto laurearsi con 82 su 110. Stappato lo champagne e raccolti gli auguri dei presenti, Vitti si è rimesso in marcia verso il settore ospiti dello stadio “Ennio Tardini” di Parma, dove era in programma la gara di Coppa Italia tra la squadra locale e il Bari: sfida che si è conclusa con la sconfitta dei pugliesi per 1-0 che ne ha determinato l’eliminazione della competizione.
L’esito negativo del match però non ha scalfito la gioia di Vitti per il traguardo conseguito poche ore prima. “Il risultato conta niente è il motto del nostro gruppo, e vale oggi più di sempre. Sono fiero del mio 82, mi ricorda il mondiale di Pablito” ha detto prima di riprendere la strada di casa, altri 500 km da percorrere in macchina, stavolta però con una corona di alloro sulla testa al posto del solito cappellino con lo stemma del Bari.
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