Scuola, l’idea della Meloni: “Creiamo il liceo del made in Italy”. Ma le opposizione la bocciano: “Propaganda”

Un liceo del “made in Italy” per valorizzare il legame tra la nostra cultura, i territori e l’identità nazionale: è l’idea a cui sta lavorando il Governo guidato da Giorgia Meloni come ha confermato la stessa premier partecipando oggi al Vinitaly in corso a Verona.

“Stiamo pensando a un liceo del made in Italy per valorizzare percorsi che spieghino il legame che esiste tra nostra cultura, i territori e la nostra identità” ha detto la presidente del Consiglio prendendo parte alla premiazione degli studenti e delle produzioni vinicole degli Istituti Agrari, in una iniziativa promossa da Crea in collaborazione con la Rete degli istituti Agrari.

“Il nostro agroalimentare, il vino e l’agricoltura – ha aggiunto Meloni – sono un pezzo fondamentale della nostra economia, ma funzionano se abbiamo la capacità di mettere insieme tradizione sulla cultura antica di secoli e l’innovazione, la modernità. E questo lo possono fare soprattutto le giovani generazioni. Noi supportiamo questo obiettivo con investimenti e una serie di provvedimenti che riguardano ad esempio le decontribuzioni per chi assume in agricoltura under 36, e per le attività e le imprese prevalentemente composte da giovani. Ciò per fare tutto quello che è necessario per la continuità del settore”.

Un’idea che non è stata di certo accolta con entusiasmo da parte delle opposizioni. “Il dualismo tra istituti tecnici e licei di cui ha parlato oggi Giorgia Meloni al Vinitaly rappresenta un modo vecchio di pensare alla scuola, che ripropone un dibattito che non fa bene né ai licei né agli istituti tecnici. L’idea di creare un liceo del made in Italy è l’ennesima trovata di propaganda, quando invece è indispensabile valorizzare nuove figure tecniche specializzate con il coinvolgimento e la messa in rete delle aziende” hanno detto i parlamentari del MoVimento 5 Stelle.

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