“La preside ha una relazione con il professore”, queste alcune delle scritte infamanti apparse la scorsa primavera in un istituto tecnico di Padova. Altre, poi, le frasi scritte con linguaggio scurrile e volgare. La dirigente ha sporto denuncia contro ignoti qualche settimana fa. Oggetto delle scritte volgari una presunta relazione tra la preside e uno degli insegnanti dell’istituto.
I detrattori, pero, non si sono limitati a quello: hanno anche sparso volantini infamanti nell’istituto. Dopo la denuncia e le indagini dei Carabinieri le attenzioni degli investigatori sono cadute su due docenti. La cosa è apparsa nei bagni delle ragazze, nei bagni dei ragazzi e dei prof. Le scritte sono apparse in volantini attaccati alle ringhiere, in pezzi di carta abbandonati a scuola. Addirittura alcuni di questi manoscritti sono stati fatti sul modello dei volantini intimidatori degli anni ’70.
Inizialmente si pensava che fosse stato qualche ragazzo particolarmente audace e in cerca di guai a mettere in atto tutta quella macchina del fango volta a screditare la preside, poi però gli accertamenti hanno dimostrato tutt’altro. Le immagini di videosorveglianza hanno, infatti, spesso ritratto due docenti nei luoghi in cui erano poi state ritrovati scritte e volantini. Quello che è stato inizialmente gestito come un sospetto, ha trovato conferma nei fatti, via via che passava il tempo.
A scrivere sui muri del bagno, a spargere i volantini con le bugie sulla preside sarebbero stati un docente e una docente che lavorano nella stessa scuola della preside. Il pm Sergio Dini li ha iscritti nel registro degli indagati per il reato di diffamazione. La docente è stata sentita dagli investigatori la scorsa settimana, e si è avvalsa della facoltà di non rispondere. A breve toccherà anche al prof.