L’iniziativa, in ambito accademico, ha visto l’adesione di 1.200 scienziati e hanno firmato l’appello anche quattromila cittadini. «A nostro parere l’opzione nucleare non può essere considerata la soluzione del problema energetico per molti motivi – si legge nell’appello – necessità di enormi finanziamenti pubblici, insicurezza intrinseca della filiera tecnologica, difficoltà a reperire depositi sicuri per le scorie radioattive, stretta connessione tra nucleare civile e militare, possibile bersaglio per attacchi terroristici, aumento delle disuguaglianze tra paesi tecnologicamente avanzati e paesi poveri, scarsità di combustibili nucleari».
Secondo gli scienziati – il cui appello può essere firmato sul sito www.energiaperilfuturo.it – bisogna puntare sull’energia solare: «La più grande risorsa energetica del nostro pianeta è il Sole – affermano – una fonte che durerà per 4 miliardi di anni, una stazione di servizio sempre aperta che invia su tutti i luoghi della Terra un’immensa quantità di energia, 10.000 volte quella che l’umanità intera consuma. Sviluppare l’uso dell’energia solare e delle altre energie rinnovabili significa guardare lontano, che è la qualità distintiva dei veri statisti».
Manuel Massimo