Rappresentante d’istituto punito con 12 giorni di sospensione per aver rilasciato un’intervista

Una sospensione di 12 giorni per aver rilasciato un’intervista ad un giornale locale parlando delle tante criticità presenti nella sua scuola: è la punizione che la dirigente scolastica dell’istituto tecnico “Barozzi” di Modena ha deciso di assegnare al rappresentante d’istituto degli studenti più di due mesi dopo le dichiarazioni fatte dallo stesso studente alla Gazzetta di Modena durante uno sciopero.

Lo studente aveva lamentato alcune criticità presenti all’interno della scuola, in particolare l’assenza di gite all’estero, l’impossibilità di avere un bar o distributori all’interno dell’istituto, la mancanza di confronto e il comportamento dei vertici scolastici definito come “inaccettabile” con la denuncia di “perquisizioni effettuate l’ultimo giorno di scuola per evitare che accadessero disordini”.

Frasi che non devono aver fatto piacere alla preside dell’istituto, la professoressa Lorella Marchesini, che ha deciso di prendere dei provvedimenti disciplinari contro lo studente: e così il 18 gennaio scorso sul registro elettronico è comparsa una nota che conteneva il richiamo all’intervista, mentre sette giorni dopo è stato convocato il Consiglio di istituto, dopo che quello di classe si era rifiutato di prendere provvedimenti disciplinari nei confronti del rappresentante d’istituto.

Per difendersi lo studente si è rivolto addirittura ad un avvocato che ha già depositato una memora difensiva di 16 pagine per cercare di evitargli la sospensione. “Il ragazzo ha parlato in qualità di rappresentante degli studenti e, quindi, nello svolgimento di una funzione politica che legittima il diritto alla libertà di espressione e di critica” è la tesi sostenuta dal legale anticipata oggi alla Gazzetta di Modena.

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