Il deputato dichiara che il finanziamento per il diritto allo studio, circa 100 milioni, corrisponde alla metà di quanto versano gli sstudenti con la tassa regionale e pari al 5-6 per cento del finanziamento pubblico stanziato in Francia e Germania, rispettivamente 1,6-1,9 miliardi di euro.
!Il sussidio pubblico, soprattutto se le risorse sono scarse, andrebbe invece concentrato solo sui meritevoli che non ce la fanno a sostenere i costi degli studi. Almeno così dice la nostra Costituzione.
Il sussidio ai figli di papà ha trovato largo consenso nel dibattito, nonostante siano più forti in Italia le differenze sociali nella formazione dei giovani, i quali si trovano esposti ad almeno tre trappole che impediscono il pieno sviluppo delle capacità. Il numero di laureati figli di non diplomati è al di sotto degli standard europei.
La stretta burocratica e i tagli finanziari convergono nel produrre un sistema universitario più piccolo, più rigido e più sottomesso. E di conseguenza gli atenei diventano sempre difficili da governare, dichiara Tocci, invitando ricercatori e studenti alla mobilitazione autunnale e all’opposizione dei deputati, in Parlamento