Pioggia di euro sulla cultura: il Parlamento Ue approva il nuovo programma “Europa Creativa”

L’Europa scommette sulla cultura. Il Parlamento europeo ha adottato in via definitiva il programma “Europa Creativa”, che rappresenta il più grande investimento UE di sempre a sostegno dei settori culturali e creativi.

Il programma, che disporrà di un bilancio quasi raddoppiato rispetto al periodo 2014-2020, investirà 2,5 miliardi di euro settori culturali e creativi dal 2021 al 2027 (rispetto agli 1,4 precedenti), riconoscendo così l’importanza della cultura nel continente, per aiutare il settore a riprendersi dalla pandemia COVID-19. Oltre a un aumento dei fondi, i deputati hanno chiesto e ottenuto maggiore attenzione sull’inclusione e l’uguaglianza di genere, così come un sostegno speciale per la musica contemporanea e dal vivo (che sono tra i settori più colpiti dalla pandemia), e tassi di cofinanziamento più alti per i progetti su piccola scala. Previsto anche l’obbligo di promuovere il talento femminile e sostenere le carriere artistiche e professionali delle donne, poiché ancora sottorappresentate nelle posizioni decisionali delle istituzioni culturali, artistiche e creative.  

La parte più importante degli investimenti di “Europa creativa” (1,4 miliardi di euro) andrà alla sezione MEDIA che sostiene lo sviluppo, la promozione e la distribuzione di film e opere audiovisive europee in Europa e non solo. La sezione cultura sostiene progetti culturali e creativi transfrontalieri – cooperazione (reti, piattaforme, progetti di innovazione) tra organizzazioni e professionisti in settori come la musica, i libri, la promozione della letteratura europea, l’architettura, così come i premi e le iniziative culturali UE.   Nell’ambito del terzo filone intersettoriale, per la prima volta il sostegno andrà anche al settore dei mezzi d’informazione, per promuovere l’alfabetizzazione, il pluralismo, la libertà di stampa e il giornalismo di qualità e per aiutare i media ad affrontare in maniera migliore le sfide della digitalizzazione.

“Il programma è stato sviluppato con due importanti obiettivi in mente: in primo luogo, la salvaguardia, lo sviluppo e la promozione della cooperazione europea sulla diversità e il patrimonio culturale. In secondo luogo, l’aumento della competitività e del potenziale economico nei settori culturali e creativi, in particolare quello audiovisivo. Visti gli effetti disastrosi della pandemia, ciò è particolarmente importante” ha detto Il relatore Massimiliano Smeriglio (S&D). Per la Presidente della commissione parlamentare per la cultura e l’istruzione (CULT), Sabine Verheyen (PPE) “questo programma meglio finanziato riconosce il valore aggiunto della cultura al nostro stile di vita europeo ed è un primo passo per aiutarla ad affrontare le sfide della globalizzazione e della digitalizzazione”.

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