Oggi la giornata mondiale degli insegnanti. Valditara: “Professione più bella del mondo”. Ma in Italia i precari restano tanti e sottopagati

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Con la Giornata mondiale degli insegnanti rendiamo onore alla professione più bella del mondo, quella che dà un futuro ai nostri giovani. Rimettiamo la scuola al centro della società”: è quanto ha scritto su  scrive su X (ex Twitter) il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ricordando la giornata mondiale degli insegnanti che si celebra oggi, giovedì 5 ottobre.

Secondo gli ultimi dati a disposizione oggi in Italia i docenti sono quasi 900mila, con l’81% formato da donne e oltre il 20% supplenti precari. Un dato che preoccupa il sindacato Anief: “Secondo i dati aggiornati solo pochi giorni fa dal ministero dell’Istruzione e del Merito, sono 684.592 che insegnano le discipline su posti comuni più 194.481 di sostegno agli alunni disabili, dato quest’ultimo che nelle prossime settimane dovrebbe aumentare di ulteriori 10-15 mila posti – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – Il  problema è che non possiamo avere 220 mila precari che continuano ad essere privati di molti diritti basilari. Essere supplente a scuola significa oggi ancora ritrovarsi, rispetto a chi è stato immesso in ruolo, discriminati a livello giuridico ed economico, con meno ferie e permessi, zero aumenti stipendiali, salario accessorio, penalizzazioni su ricostruzione di carriera e formazione”.

“I docenti precari – aggiunge – risultano poi sottopagati rispetto agli altri dipendenti pubblici a parità di qualità e delle ore di lavoro e non tengono conto delle attività diverse dalla didattica frontale, tanto che la media stipendiale annua di insegnante in Italia si colloca tra 29.000 e 30.000 euro, mentre un dipendente pubblico percepisce, sempre in media, circa 34 mila euro annui”.

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