Promossa da Libera e da altre associazioni la manifestazione è giunta alla diciassettesima edizione. In tanti luoghi, associazioni, scout, movimenti, comunità ecclesiastiche, scolaresche, familiari di vittime di mafie si incontreranno per leggere l’elenco degli oltre 900 nomi delle vittime delle mafie: semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell’ ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali morti per mano delle mafie solo perché, rileva Libera, «con rigore e coerenza, hanno compiuto il loro dovere».