Occupazione sopra il picco storico al 60,8%, disoccupati in calo all’8%. Giovani sono ancora i più disoccupati d’Europa

Continua il segno più per l’occupazione 2023 registrata da gennaio. Nel mese di febbraio 2023, secondo l’ultima analisi ISTAT, l’occupazione cresce lievemente attestandosi – rispetto a gennaio 2023 – al 60,8%, mantenendosi superiore a 23 milioni e 300.000 unità.

Il numero di occupati a febbraio 2023, poi, supera quello di febbraio 2022 dell’1,5% (+352.000 unità). L’aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età, ad eccezione dei 35 – 49enni per effetto della dinamica demografica negativa. Il tasso di occupazione, che nel complesso è in aumento di 1,2 punti percentuali, sale anche in questa classe di età (+0,2 punti) perché la diminuzione del numero di occupati 35 – 49enni è meno marcata di quella della corrispondente popolazione complessiva.

Confrontando il trimestre dicembre 2022 – febbraio 2023 con quello precedente (settembre – novembre 2022), si registra un incremento del numero di occupati (+0,4%, pari a +99.000 unità). La crescita dell’occupazione osservata nel confronto trimestrale si associa all’aumento delle persone in cerca di lavoro (+0,6%, pari a +11.000 unità) e alla diminuzione degli inattivi (-1,1%, pari a -139.000 unità).

Secondo un’analisi dei dati ISTAT condotta da Francesco Seghezzi, presidente della fondazione Adapt, emerge un’inversione di tendenza dello stock di occupati , perchè si consolida la tendenza al ridimensionamento della quota di dipendenti a termine, tipologia che era in crescita dopo l’emergenza Covid. In particolare negli ultimi dodici mesi gli occupati permanenti sono cresciuti dell’82,6% all’83,8% del totale dei dipendenti (+515mila occupati). I contratti a tempo determinato, invece, sono diminuiti con un -143mila unità, passando dal 17,4% al 16,2%.

Divario di genere

Allo stesso tempo il numero di persone in cerca di lavoro diminuisce di 12mila unità tra gennaio e febbraio, resta stabile il numero di inattivi. Rispetto a gennaio 2023, il tasso di inattivi è al 33,8%. Ma rimane il divario di genere con il 70,1% di occupati tra gli uomini (+0,3%) e il 51,6% tra le donne (-0,2%). In lieve calo anche il tasso di disoccupazione tra i giovani, che si attesta al 22,4% (-0,4% su gennaio), restando sempre ai massimi nel panorama europeo. Nel confronto tendenziale con febbraio 2022 si contano 94mila disoccupati in meno ed una diminuzione di 398 mila inattivi. “I dati sul mercato del lavoro del mese di febbraio descrivono una situazione stabile, nonostante il rallentamento dell’attività economica registrato dal quarto trimestre del 2022”, sottolinea Confcommercio, secondo cui “la tenuta di questo inizio 2023 sul versante del mercato del lavoro costituisce un’importante premessa per un miglioramento dell’economia già a partire dalla primavera, prospettiva in linea con le attese delle famiglie e degli imprenditori”.

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