Meningite, 230 tra bambini e personale in profilassi: 3 istituti coinvolti

Il quadro allarmante di una bidella ricoverata in terapia intensiva, e il piano sanitario esteso a tutti i potenziali contatti
E’ scattato un piano di allerta sanitario progressivo, man mano che le informazioni mediche emergevano dalle strutture sanitarie e la macchina della prevenzione riusciva a coordinarsi. Così appreso che la diagnosi di meningite meningococcica di una bidella cinquantenne ricoverata venerdì sera a Umbertide e poi trasferita a Città di Castello era «grave», la Asl ha fatto scattare il piano sanitario coinvolgendo la direzione scolastica, il personale medico, il sindaco e l’assessore di riferimento, i vigili urbani e predisponendo la profilassi per 230 persone. Si tratta prevalentemente dei bambini che frequentano gli istituti in cui opera l’operatrice scolastica e cioè la scuola elementare G. di Vittorio di Umbertide e le strutture delle frazioni di Montecastelli e Verna, ma anche di personale sanitario che è intervenuto per la salute della 50enne e personale scolastico.
La donna è ricoverata nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Città di Castello, la prognosi è riservata e le sue condizioni sono considerate gravi. Per i circa 230 soggetti che potrebbero essere stati in contatto con la paziente è stata predisposta una profilassi antibiotica che è stata estesa anche ai familiari dei bambini di alcune classi della Di Vittorio, dell’elementare di Verna e della materna di Montecastelli e le prime classi della Di Vittorio. Le operazioni sono coordinate dal centro San Francesco, mentre all’istituto Di Vittorio è stato allestito un punto di informazione predisposto dalla Asl.
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