Un’università internazionale, corale e a più voci. A lanciare l’idea è stato Eleftherios S.Kechagioglou, presidente della rete delle piccole isole elleniche. La professoressa Saloua Aouij Chaouch dell’Università di Tunisi «El Manar», che ha parlato di parchi nazionali e riserve marine, di sviluppo sostenibile, di turismo di qualità che deve sostituirsi al turismo di massa, di opportunità economiche e integrazione sociale in grado di creare nuovi posti di lavoro e dunque fronteggiare così anche l’emigrazione, ha invece richiamato l’attenzione sulla necessità di una collaborazione transfrontaliera, tra le opposte sponde del Mediterraneo, per consolidare e difendere assieme gli equilibri a volte fragili del nostro mare.
In Tunisia ci sono 60 piccole isole e isolotti. «Dobbiamo costruire uno spazio euromediterraneo che ci consenta di avere una voce comune – ha spiegato – Serve un ponte ed un punto di incontro tra i nostri due continenti, che sono sì separati da un mare ma che sono in fondo così vicini».
Manuel Massimo