Medicina, tutelati i risultati del test dei ‘quartini’: approvato un emendamento in commissione alla Camera dei Deputati

“Il risultato che gli studenti del quarto anno che lo scorso anno hanno sostenuto il test di accesso a Medicina sarà salvaguardato. L’emendamento per la loro tutela, dopo che una sentenza del Tar aveva cancellato la graduatoria dei Tolc, è stato approvato in commissione a Montecitorio. È un obiettivo raggiunto! L’impegno di tanti studenti e tante studentesse merita rispetto. I loro sogni e vocazioni non vanno traditi”. Lo scrive sui social la ministra dell’Università Anna Maria Bernini.

Il Test di Medicina

ell’esaminare il tenore delle censure formulate, “corredate da documentazione tecnica con cui è illustrato il criterio statistico utilizzato e la sua coerenza con le esigenze di rendere la selezione omogenea” i giudici amministrativi hanno deciso di accogliere le istanze cautelari del consorzio Cisia e delle amministrazioni resistenti oltre che quelle dei “quartini”. Disponendo, quindi, di far rivivere “l’efficacia della graduatoria concorsuale annullata in primo grado, con ogni ulteriore conseguenza ai fini del suo eventuale scorrimento”.
Al tempo stesso viene invece respinta l’istanza del ricorrente principale che aveva chiesto l’ammissione in soprannumero ai corsi di laurea per cui ha fatto domanda. Nel compensare le spese il Consiglio di stato ha fissato per il 9 luglio l’udienza nel merito.

Anche se arrivasse già il 9 luglio l’eventuale sentenza di merito giungerebbe a prima sessione del test d’ingresso 2024 già svolta e molto vicina alla seconda visto che le due prove si terranno, rispettivamente, il 28 maggio e il 30 luglio. Tutto ciò porta a pensare, e anche dal Mur arrivano conferme in tal senso, che l’impianto deciso per il 2024 dovrebbe restare confermato. Tuttavia, bisogna capire se e come tutelare le esigenze dei quartini. Probabilmente con una norma ad hoc: la stessa che era stata presentata sotto forma di emendamento al decreto Pnrr (il Dl 19/2024) attualmente all’esame della Camera ed era stata dichiarata inammissibile. Chissà che un accordo all’unanimità tra maggioranza e opposizione non lo faccia ora rivivere.

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