Medicina, stop a numero chiuso e test ingresso. Bernini: “Passo storico”

Stop a numero chiuso e test ingresso per i corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi dentaria e Medicina veterinaria. E’ arrivato il via libera dalla 7^ Commissione del Senato al disegno di legge delega che rivede le modalità di accesso.

Cosa prevede la riforma dell’accesso a Medicina

La riforma prevede l’abolizione del numero chiuso al primo semestre, consentendo l’iscrizione aperta per tutti gli aspiranti medici senza sostenere i test d’ingresso. L’obiettivo è la riorganizzazione del sistema delle professioni medico-sanitarie in un’ottica di sostenibilità sia per gli Atenei che per l’Ssn. Il disegno di legge di delega al Governo mira a garantire una selezione più equa, basata sulle competenze acquisite degli studenti. L’accesso sarà infatti regolato attraverso i crediti formativi e la posizione in una graduatoria nazionale raggiunta.

“Questa giornata rappresenta un passo storico per garantire a tutti i ragazzi l’opportunità di diventare professionisti in ambito medico. Il fabbisogno di futuri nuovi medici è di 30mila professionisti i più nei prossimi sette anni. Per soddisfarlo abbiamo già aumentato i posti disponibili per i corsi di laurea in medicina e chirurgia e veterinaria. Ma con oggi rivediamo completamente i criteri di selezione. Per il primo anno aboliamo il numero chiuso e i test d’ingresso, ma prevediamo un semestre-filtro con esami caratterizzanti, i cui risultati saranno comunque riconosciuti per percorsi formativi alternativi. In questo modo non solo investiamo nelle giuste aspirazioni dei nostri ragazzi, ma garantiamo anche una preparazione di qualità attraverso un’offerta formativa d’eccellenza”, spiega in una nota il ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini.

Salvini: “Non più la fortuna ma il merito farà il medico”

“Basta con il test di ingresso a Medicina, con la casualità, con le crocette, con la fortuna, dall’anno prossimo basta test, ragazzi e ragazze che si sentono di fare i medici cominciano e dopo i primi esami sarà il merito, la competenza e i voti a decidere chi va avanti e chi invece sceglierà altre strade”, ha detto Matteo Salvini a margine della conferenza stampa in Senato sul tema del numero chiuso a medicina. Per il vicepremier e ministro delle Infrastrutture quella della fine del numero chiuso “è un’altra promessa mantenuta per i nostri ragazzi. Un paese che dà questa possibilità ai ragazzi e alle ragazze è un paese sano”.

“Abbiamo dato il libero accesso alla forza dei ragazzi, alla tenacia, alla preparazione, di poter svolgere in quel semestre le loro attitudini nella realtà e non in sole due ore che possono avere delle contaminazioni emotive o di casualità. Una partenza importante, una crocetta forte che abbiamo messo pur avendo tolto quei test. Il testo dopo il primo semestre sarà unica e nazionale che terrà presente tutte le varie fasi del semestre e dei crediti formativi cumulati. Si farà una graduatoria finale nazionale che permetterà di entrare nel secondo semestre. Se non ce la si dovesse fare avranno altre possibilità in altre facoltà senza dover rifare un test d’ingresso”, afferma Roberto Marti, presidente della Commisse Cultura, Istruzione, Ricerca.

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